La storica battaglia tra Pisani e Fiorentini
Agli inizi del 1500, la città di Pisa, già da molto tempo soggetta ai Fiorentini, si ribella sperando di far rivivere l'antica repubblica.
Firenze reagisce assediando la città di Pisa.
In aiuto a Pisa si muove, sollecitato dalla città di Siena, Bartolomeo d'Alviano, capitano di ventura, con al seguito un esercito di circa mille uomini provenienti dalla maremma senese. I fiorentini, compresa la minaccia, cercano di fermarlo organizzando una spedizione di circa milleduecento armigeri comandati da Ercole Bentivoglio, uno dei loro migliori condottieri.
L'esercito fiorentino del condottiero Bentivoglio era accampato presso Campiglia, con l'intenzione di attaccare nelle vicinanze della Torre di San Vincenzo. Un obiettivo che non fu scelto a caso perchè la Torre, essendo in corrispondenza di una strettoia, era l'unico punto facilmente difendibile dell'intero possedimento fiorentino.
Dunque la mattina del 17 agosto 1505 alla Torre si svolse una sanguinosissima battaglia che si concluse con la vittoria dei Fiorentini e la disfatta delle truppe di Bartolomeo d'Alviano, costretto a nascondersi prima a Sassetta e poi a Monterotondo, allora castello senese.
La battaglia di San Vincenzo fu un evento storico importante per l'epoca tanto che il pittore Giorgio Vasari la dipinse in un affresco (riporato in alto), facente parte di un ciclo pittorico sulle gesta dei Medici, esposto a Palazzo Vecchio a Firenze, nel Salone dei Cinquecento.
In occasione di un anniversario della battaglia il Comune di San Vincenzo ha commissionato al pittore sanvincezino Daniele Govi un dipinto che celebrasse la battaglia. Ne è nato un trittico (che riproduciamo di seguito) a lungo esposto nella vecchia sala consiliare del Comune e che dal 2005, proprio dopo il restauro della vecchia Torre e la sua riapertura, si trova oggi all'interno della Torre stessa nella nuova Sala del Consiglio comunale.
